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Perché sono stato creato?

 

Perché sono stato creato?

 

L’uomo si dimentica di chiedersi: Perché sono stato creato?

 

Lui non si dimentica di mangiare, di bere, di vestirsi, di parlare, di respirare… Non si dimentica di guardare i telefilm, di ascoltare la musica, di divertirsi e cosi via, però si dimentica di porsi la domanda: Perché sono stato creato?!

 

La risposta è la seguente:

 

È solo perché Mi adorassero che ho creato i dèmoni (jinn) e gli uomini. (Adh-Dhaariyat 51: 56)

 

Anche se, tu potresti credere di più in qualunque cosa, ma non nella Parola del Creatore, noi non ci limiteremo solo a questo versetto. Ti farò leggere e riflettere sulle Parole di Allah nel Corano e cercherò di azionare la tua logica, perché ricordare è di beneficio.

 

Ma ammonisci, che l’ammonimento giova ai credenti. (Adh-Dhaariyat 51: 55)

 

Non ti dimenticare che tu prima non esistevi, quindi non ingannarti con tutto il tuo essere e ti dimentichi dello scopo, della finalità della tua creazione:

 

Osserva come il tuo Signore ti ammonisce, preavvisa:

 

O uomo! Che cosa mai ti sedusse ad abbandonare il tuo Generoso Signore?

 

Il Quale ti ha creato, plasmato (dato forma), e armoniosamente formato (tutto il corpo, sia dentro che fuori), e nella forma che ha voluto ti ha formato. (Al-Infitaar 82, 6-8)

 

Non è forse trascorso un lasso di tempo in cui l’uomo non esisteva come una cosa menzionata? In verità, noi creammo l’uomo da una goccia di Nutfah di seme mischiato (portata dell’uomo e della donna), per metterlo alla prova, e abbiamo fatto sì che sentisse e vedesse e gli abbiamo indicato la Retta Via, sia esso riconoscente o ingrato. (Al-Insaan 76: 1-3)

 

Se potessimo domandare a tutti i medici del mondo, uno ad uno: L’occhio è stato creato per uno scopo, oppure l’occhio ha un ruolo ben preciso? Tutti, risponderebbero: Si!

 

Chi non accetta questo compito ben preciso dell’occhio, allora che si tolga i suoi occhi.

 

Nessuno lo vorrebbe fare, perché sa bene che la sua vita si complicherebbe molto, e perderebbe una parte importantissima di se stesso.

 

Se chiedessimo altrettanto per la bocca, i denti, le orecchie, il naso, le mani, le gambe, il cuore, i polmoni e per ogni altra parte del corpo umano sia essa macroscopica o microscopica: Tutte queste parti hanno un compito ben preciso? Risponderebbero sicuramente: Si.

 

Se vorresti approfondire di più su ogni specifico argomento, ti direbbero che ci vorrebbero più di 5 o 6 o 10 anni per analizzare la creazione del corpo umano con esattezza.

 

Poi, se potessimo chiedere a loro: C’è una relazione tra il compito di una parte del corpo e il suo essere in generale?

 

La risposta sarebbe: Si,in verità, il compito della bocca è quello di nutrire le altre parti del corpo, mentre il compito dei polmoni è quello di respirare e portare l’ossigeno nelle altre parti del corpo, il compito del cuore è quello di pompare il sangue in tutte le parti del corpo, e cosi via…

 

Quindi, lo scopo della creazione di ogni parte del corpo, è quello di compiere il suo dovere che ha a che fare con l’essere umano in generale. Siccome ogni parte del tuo corpo è stato creato per uno scopo che è al tuo servizio in generale, quindi ogni parte ha un compito ben preciso da svolgere, senza dubbio, anche tu sei stato creato per uno scopo.

 

Sai perché sei stato creato, perché gli uomini sono stati creati?

 

Se tu non sai lo scopo della tua creazione, allora tu sei meno valido della carta o del computer che hai di fronte… In verità, in questa lettera c’è un utilità, ed è quella di scrivere su essa (poi dipende da noi se scriviamo cose buone o non buone, però la lettera sta li, pronta per compiere la sua funzione). Mentre, se per te la tua creazione non ha uno scopo, non c’è un obiettivo da raggiungere, allora, pensa per te stesso: Come vivo, senza sapere lo scopo della mia creazione?!

 

In verità, colui che non sa lo scopo della creazione delle cose che si trova attorno, è disattento verso tutti gli uomini. Colui che non sa la funzione dei vestiti che si e messo è ancora peggio.

 

Però quello che è più negligente, più disattento, il più jahil (ignorante) sulla terra, è colui che non sa lo scopo della sua vita, non sa il senso della sua vita.

 

Finisce la sua vita in questo mondo mentre lui non ha saputo, non ha imparato e non si è chiesto perché ho vissuto, perché sono morto! In verità, la sua vita ha avuto meno valore rispetto alle sue scarpe, perché le sue scarpe sono servite a uno scopo mentre secondo lui la sua vita non ha avuto uno scopo.

 

Allah dice nel glorioso Corano:

 

… E coloro che non hanno creduto, godranno i piaceri e mangeranno come mangiano gli animali, e avranno come asilo il fuoco. (Muhammad 47: 12)

 

Quindi, i miscredenti, vivono come il poeta ha scritto:

 

Sono venuto non so da dove, ma sono venuto,

 

Ho visto davanti a me una strada, e cosi l’ho presa,

 

E continuerò a percorrere questa strada, Senza prendere in considerazione mi piaccia o no,

 

Da dove sono venuto?

 

Come l’ho trovata questa strada?

 

Non lo so!

 

Se la morte è una specie di sonno, per permettere all’uomo un po di riposo,

 

Ed è un dono della libertà e non una prigione, è un inizio e non una fine…

 

Allora perché non lo desidero questo sonno, e perché non lo cerco con voglia?!

 

Perché le anime sono cosi spaventate da essa?!

 

Non lo so!

 

(Aliya Abu Ma’di – Poesia At-Talasim)

 

L’Aqeedah (il credo) dell’Islam è indispensabile per l’uomo cosi come l’aria e l’acqua. Senza questa Aqeedah lui è perso, è confuso. Essa è l’unica che può rispondere alle domande che hanno sempre preoccupato l’uomo e che continuano a preoccupare ancora la sua mente causando frustrazioni.

 

Se coloro che si sono persi non sanno lo scopo della loro creazione, noi Mussulmani sapiamo il perché.

 

L’uomo non può sapere: Perché sono stato creato, senza leggere la guida che il suo Creatore ha rivelato tramite i profeti. Solo attraverso la guida del suo Creatore l’uomo può sapere il perché della sua creazione. A chi appartiene la sua vita:

 

Dì: “In verità la mia Preghiera, il mio sacrificio, la mia vita e la mia morte appartengono ad Allah, il Signore del creato (persone, demoni, e tutto ciò che esiste)” (Al-An’aam 6: 162)

 

Finché l’uomo non conoscerà il suo Creatore, il suo valore come uomo è nullo, può chiamarsi un “Animale Parlante” (senza offesa, ma per far riflettere), mentre il suo Signore lo ha onorato:

 

In verità abbiamo onorato i figli di Adamo, li abbiamo condotti sulla terra e sul mare e abbiamo concesso loro cibo eccellente e li abbiamo fatti primeggiare su molte delle Nostre creature. (Al Israa 17: 70)

 

Dall’altro lato l’uomo vuole solo denigrarsi.

 

Per questo uno dei doveri principali dell’uomo, sono:

 

La prima- Conoscere il suo Creatore, l’Onnipotente;

 

La seconda – il Suo Profeta ,salallahu alayhi wa sallam; e

 

La terza – la sua religione, l’Islam.

 

tartto da: turntoislam

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