Donne si sono convertiti all'isalm

Cinzia Aicha Rodolfi “Questo è il mio Islam che adoro “

Cinzia Aicha Rodolfi

“Questo è il mio Islam che adoro ” 

La mia conversione è stata graduale, per dirla nel vero senso letterale della parola mi piace immaginare una scala infinita di gradini….

Mio marito arabo musulmano, che Allah Generoso, mi ha fatto conoscere per aiutarmi nel mio cammino verso l’Islam, mi parlava della sua Religione, mi spiegava cose che, in effetti, al mio ignorante ma imparziale giudizio avevano un intrigante significato che stranamente logico e razionale non rispecchiava quello che io fino allora credevo fosse la Religione.

Il Cattolicesimo che avevo da sempre vissuto, ma non avevo mai approfondito, che avevo ascoltato spesso ma mai capito, mi aveva lasciato la convinzione che Spiritualità e Religione fossero Idee astratte e soprattutto irrazionali che venivano definite solo attraverso la prospettiva dei Misteri della Fede.

Per cui la Religione per me era una scienza che serviva per motivare il bisogno di darsi delle risposte tuttavia fino allora, erano quelle cattoliche, discorsi difficili e contorti che mi facevano perdere il filo logico del pensiero ogni volta che mi provavo a seguirli, per cui mi convinsi circa l’impossibilità di riuscirvi.

Mi ero perciò persuasa che la Religione fosse un insieme di gestualità di parole di folklore rigido e immutabile per unire universalmente sotto un’unica didattica e insegnare cosa è bene, cosa è male senza però voler dare risposte anzi impartendo la legge del famoso Mistero che deve essere accettato perché prende importanza proprio dal fatto che sia inspiegabile. E tutti debbono dire e fare cose incomprensibili ed illogiche di cui solo il Sommo Creatore conosce i motivi. Purtroppo questa visione per molti scienziati e filosofi occidentali diventava stretta e in antitesi con la razionalità e l’intelligenza che peraltro è dono di Dio …

Ma le risposte così diverse ed esaudenti che mio marito mi dava mi portarono a voler leggere personalmente il Corano e contemporaneamente mi consigliò anche un libro che parlava di Gesù Profeta dell’Islam perciò non più il Cristo figlio di Dio e insieme anche Dio… Non ricordo bene come avvenne, ma dopo qualche mese di letture e riflessioni gli dissi che mi volevo convertire.

Ecco che i primi gradini li avevo saliti, ma l’Islam era arrivato solo nella mia testa perché rispecchiava quella logica che da sempre mi ha contraddistinto, ove il ragionamento è sempre stato pregnante in ogni situazione della mia vita. Cominciai a capire bene cosa fosse illecito e cosa fosse lecito, continuando a studiare la mia Religione cercando di farmi una cultura da testi scelti e cercando ovunque siti islamici e scritti di italiani convertiti che sentivo più accalorati nel voler testimoniare.

Però non pregavo regolarmente perciò l’Islam non aveva ancora raggiunto il mio cuore, oppure posso dire che siccome l’Islam era solo nel mio cervello e per il momento lo stavo assaporando in modo razionale e ne ero appagata, non capivo la necessità vitale della preghiera.

Finalmente Dio mi mise in mano un libro che in realtà avevo comprato tanti anni prima, ma pensavo che fosse troppo difficile, ma ora leggendolo mi venne finalmente, grazie a Dio, la voglia di pregare come non lo avevo mai fatto prima.

Infatti, dopo circa un anno di preghiere regolari durante le quali mi venivano in mente analisi e prospettive dei miei problemi, delle situazioni della mia vita che non avevo mai considerato … ovvero cominciavano a cambiare le mie Idee … scoprivo che mi stavo avvicinando al vero Islam: sentivo nel mio cuore quello che è il messaggio etico, cominciavo ad affidarmi senza paura come sciogliendomi in una rilassatezza che fino allora mi era estranea.

Un segno forte fu che improvvisamente cominciai a non avere assolutamente più interesse in tante cose di cui mi interessavo regolarmente da anni, pian piano lasciai perdere la televisione, chiacchiere inutili, giornali banali … ed ogni minuto del mio tempo libero la passavo leggendo libri ed articoli e sempre più assetata di conoscere tutto ciò che aveva a che fare con l’Islam, la sua storia, la vita del profeta SAAS, la politica e la storia dei paesi musulmani … ed ho cominciato a scrivere…. Avere la voglia di testimoniare.

Ci sono stati mesi di sofferenza in cui mi sentivo diversa da tutti … non ero più quella di prima, ma sembrava che nessuno lo notasse, provavo fastidi, notavo cose che cominciavo a biasimare, improvvisamente la morale era fondamentale in ogni circostanza, criticavo e discutevo per ogni cosa, come risvegliata improvvisamente e ritrovata in un mondo illogico che non aveva più alcun senso.

Soprattutto sul lavoro mi confrontavo continuamente e diventavo quasi ossessiva nel voler far capire le mie ragioni. Ci sono voluti altri mesi, altre preghiere, altre letture e riflessioni, salii altri scalini ….

Capii che solo se dio vuole i cuori si aprono, diversamente è davvero inutile insistere, anche se credo fermamente valga sempre la pena di provarci.Grazie a Dio cominciavo a diventare sempre più musulmana nell’anima.

Spesso tuttora sconvolta nel pensare alla grande fortuna che ho avuto e inspiegabile motivazione di tale Grazia in quanto non ero né pia né devota né particolarmente buona, perciò mi chiedo perché mi meritassi questo regalo che mi fu destinato dall’incontro con mio marito …

La scala è ancora lunghissima, la salita sempre più difficile, la meta definitiva irraggiungibile; so bene che solo il Profeta SAAS ha raggiunto la vetta più alta dell’Islam, ciononostante si può salire molto in alto e raggiungere livelli meravigliosi della Conoscenza.

Si può sperare di avere la possibilità di salire tanti scalini e sentirsi sempre più vicini al nostro Signore, perciò proprio perché la perfezione è irraggiungibile esiste una strada così ricca di stupefacenti meravigliosi risultati e questo deve spronare ad andare avanti a non arrendersi mai e continuare a salire, se vuole Dio, verso una luce sempre più calda e limpida.

Ove salendo ci si purifica anima e cuore, si diventa più saggi, pazienti, colti, consapevoli, generosi, e sempre più devotamente sottomessi a DIO. Questo è il mio Islam che adoro e che amo raccontare.

La lode spetta ad Allah Signore dei mondi.

La fonte: www.huda.it

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