il popolo di Ad tra il Corano e l’archeologia “parte prima”
il popolo di Ad tra il Corano e l’archeologia “parte prima”
Le storie dei profeti sono molto interessanti e ci insegnano sempre una lezione. Sono spesso simili in quanto Dio ha mandato dei profeti con messaggio ai popoli . Il messaggio è sempre lo stesso cioè di venerare un solo Dio.
I messaggeri e i profeti hanno sempre offerto un buon modello di vita da seguire dedito alla preghiera e alle opere pie, ma purtroppo nella maggior parte dei casi sono stati ridicolizzati e combattuti.
La maggior parte dei profeti citati nel Corano sono gli stessi che ritroviamo nella Bibbia, ad eccezione fatta di due profeti, il profeta Hud che fu mandato al popolo degli Ad e il profeta Salih che fu mandato al popolo dei Thamud. Entrambi i popoli rifiutarono il messaggio e anzi si fecero beffa dei profeti.
il Corano ha parlato della storia del profeta Hud (su di lui la pace) e il popolo di Ad più di 1400 anni fa , e oggi le prove archeologiche dimostrano l’esistenza del popolo degli Ad, la loro improvvisa estinzione e confermano ancora una volta la veridicità del Corano.
Chi era il popolo degli Ad e dove abitavano? Il popolo di Ad abitava in Iram, nella regione di Ahqaf come è menzionato nel Corano “E ricorda il fratello degli Âd, quando ammonì il suo popolo presso al-‘Ahqâf; ……”[ Corano 46:21], “Non hai visto come il tuo Signore ha trattato gli Ad? E Iram dalla colonna” [Corano 89:6-7]”
Ahqaf si trova tra lo Yemen e Oman, è una regione caratterizzata da dune plasmate dal vento ,dune tortuose, colli, oppure piccole caverne scavate sul fianco di una montagna . La regione in cui si pensa abitassero il popolo degli Ad è definita in inglese “Empty Quarter”
Il popolo degli Ad era noto per la costruzione di edifici imponenti: “Eleverete un edificio su ogni collina, [solo] per futilità? E costruirete fortezze come se doveste vivervi in perpetuo?”[Corano 26:128-129].
Costruivano edifici, torri, palazzi imponenti per dar prova della propria abilità e per ostentazione, senza una reale necessità. Cosiccome oggigiorno abbiamo la Statua della Libertà, la Torre Eiffel, e tanti altri famosissimi monumenti.
Gli Ad erano idolatri. Erano molto ricchi, infatti sebbene la maggior parte delle persone allevasse bestiame, o coltivasse la terra, vi erano anche costruttori di canali, e i commercianti, in particolare sembrerebbe che vi fossero commercianti di incenso che a quel tempo era venduto come fosse oro.
Questo è appoggiato da studi archeologici secondo i quali attraverso l’utilizzo di immagini satellitari e radar, si sono riuscite ad individuare le rotte di antiche carovane attraverso il deserto nella regione degli Ad.
Gli archeologi hanno affermato che l’antica popolazione assemblasse in quella regione delle caravane per il trasporto di incenso attraverso il deserto.
La resina d’incenso si ottiene incidendo il fusto di alcune piante arbustive, successivamente alla raccolta, della resina secreta dalla pianta, si attende la cristallizzazione della resina che infine assume una forma dura e sassosa anche se in molti casi molto friabile e facilmente polverizzabile.
Nel passato aveva lo stesso valore dell’oro e la gente soleva bruciarne durante riti religiosi e usarla in medicina. Alcuni storici affermano che un popolo abitante tale regione migliaia di anni fa, fosse diventato estremamente ricco grazie al commericio di incenso.
Archeologi dal calibro di Juris Zarins e Nicholas Clapp affermano di aver ritrovato i resti delle torri di Iram (che chiamano Ubar). I resti ritrovati mostrano prova evidente di una repentina distruzione, come si vedrà nella parte finale della storia quando giunse al popolo degli Ad la punizione.
la fonte : www.r-islam.com