Gesù pace su di lui

Gesù, pace su di lui, è una conoscenza dell’Ora (II parte)

 

Gesù, pace su di lui, è una conoscenza dell’Ora (II parte)

 

di Patrizia Khadija Dal Monte –

 

 

 

La vita di Gesù è contrassegnata da un particolare distacco dal mondo e dalle cose materiali1, non ha sposa, né figli, né ricchezze, come ricordano i Vangeli e la tradizione islamica e non è un caso che questo versetto che parla di lui come scienza dell’Ora si trovi nella sura degli “ornamenti d’oro” il cui tema principale come abbiamo visto è quello dell’inconsistenza dei beni terreni e la pericolosità di mettere in essi il proprio cuore. Perché come insiste altrove il Corano: “Coloro che amano l’effimero trascurano un Giorno grave. (LXXVI,27)

 

 

 

“No, voi amate l’effimero [della vita terrena], e trascurate l’altra vita. (LXXV,20-21)

 

 

 

Ed è proprio l’Ora è il momento in cui ogni essere umano si renderà conto di essere spoglio, nonostante beni e figli:“Signor nostro, in verità sei Tu Che radunerai gli uomini in un Giorno a proposito del quale non v’è dubbio alcuno.Allah certamente non manca alla Sua promessa. No, per quelli che sono miscredenti, non basteranno i loro beni e i loro figli per metterli al riparo da Allah…” (III,9-10)

 

 

 

La vita di Gesù, pace su di lui, oltre che da un grande distacco dai beni terreni è caratterizzata da molti miracoli, segni della potenza di Allah che travalica le leggi ordinarie:

 

 

 

“E quando Allah dirà: « O Gesù figlio di Maria, ricorda la Mia grazia su di te e su tua madre e quando ti rafforzai con lo Spirito di Santità2! Tanto che parlasti agli uomini dalla culla e in età matura . E quando ti insegnai il Libro e la saggezza e la Torâh e il Vangelo, quando forgiasti con la creta la figura di un uccello, quindi vi soffiasti sopra e col Mio permesso divenne un uccello. Guaristi, col Mio permesso, il cieco nato e il lebbroso. E col Mio permesso risuscitasti il morto. E quando ti difesi dai Figli d’Israele allorché giungesti con le prove. Quelli di loro che non credevano, dissero: “Questa è evidente magia ».(V,110)

 

 

 

In particolare troviamo citati in questo versetto due miracoli ci conducono al nostro tema: Gesù, pace su di lui, crea con l’argilla (Takhluqu Mina Aţ-Ţīni) un uccello e soffia sopra di esso che col permesso di Allah prende vita… parole che ricordano la creazione dell’essere umano: “[Ricorda] quando il tuo Signore disse agli angeli: «Creerò un essere umano con l’argilla (Khāliqun Basharāan Min Ţīnin) . Dopo che l’avrò ben formato e avrò soffiato in lui del Mio Spirito, gettatevi in prosternazione davanti a lui ».(XXXVIII,71-72) e la resurrezione di un morto col permesso di Allah (Lazzaro secondo il Vangelo di Giovanni3) , memoria di quella resurrezione che toccherà tutti gli uomini nell’Ora. “ In verità noi ritorneremo verso il nostro Signore”.

 

 

 

Come la nascita e la vita sono contrassegnati da irruzioni della potenza di Allah, così anche il termine della sua presenza in questo mondo non avviene secondo la normalità, la parola coranica non si concentra sul momento del passaggio, accennando ad una morte e una crocifissione solo apparente4 (Shubbiha Lahum), indica invece con forza il suo essere accolto da Allah che è la tappa finale di ogni essere vivente:

 

 

 

“E quando Allah disse: “O Gesù, ti porrò un termine e ti eleverò a Me e ti purificherò dai miscredenti. Porrò quelli che ti seguono al di sopra degli infedeli, fino al Giorno della Resurrezione” . Ritornerete tutti verso di Me e Io giudicherò le vostre discordie.” ‘Idh Qâla Al-Lahu Yā `Ȋsâ ‘Innî Mutawaffî-ka Wa Rāfi`uka ‘Ilayya (III,55)

 

 

 

“I commentatori sono discordi a proposito delle parole” Io ti accoglierò (Innî Mutawaffî-ka), e ti eleverò a me”. E’ tramandato da Ibn Abbas: “L’espressione Mutawaffî-ka significa ‘ti farò morire’…

 

 

 

Vi sono quindi due principali interpretazioni su Mutawaffî-ka. Secondo la prima Dio accolse, chiamò a sé Gesù (nell’atto di elevarlo, oppure nel sonno). La seconda interpretazione è quella per cui Dio fece morire Gesù (per poi risuscitarlo e innalzarlo).Per quanto la prima interpretazione prevalga presso molti commentatori e sia in accordo con molti versetti coranici e con gli hadith e i dati tradizionali riguardanti la discesa di Gesù prima del Giorno del Giudizio, anche la seconda ipotesi rappresenta una possibilità di lettura del testo sacro (che in questo come in altri casi pare volutamente sintetico e conciso e permette l’esistenza di varie interpretazioni). Il verbo tawaffâ infatti significa ‘prendere, ricevere qualcosa interamente’, ‘ricevere l’intero pagamento di un debito’, accogliere, ricevere presso di sé, ed è detto specialmente di Dio che accoglie presso di sé un uomo che muore, al passivo e tuwuffiya significa ‘essere ricevuto, accolto da Dio’ e quindi morire (espressione molto comune).”5”

 

 

 

”:…e dissero: “Abbiamo ucciso il Messia Gesù figlio di Maria, il Messaggero di Allah!” Invece non l’hanno né ucciso né crocifisso, ma così parve loro. Coloro che sono in discordia a questo proposito, restano nel dubbio: non hanno altra scienza e non seguono altro che la congettura. Per certo non lo hanno ucciso, ma Allah lo ha elevato fino a Sé. Allah è eccelso, saggio.” (Wa Qawlihim ‘Innā Qatalnā Al-Masīĥa `Īsá Abna Maryama Rasūla Al-Lahi Wa Mā Qatalūhu Wa Mā Şalabūhu Wa Lakin Shubbiha Lahum … Bal Rafa`ahu Al-Lahu ‘Ilayhi Wa Kāna Al-Lahu `Azīzāan Ĥakīmāan ) (IV,157-58 )

 

 

 

Nonostante la sua vicenda sia contrassegnata da tutti questi aspetti straordinari egli è un uomo, che come gli altri percorre le tappe del destino umano ma in un modo che rende particolarmente evidente l’azione vivificante di Allah, è questo il messaggio che deriva dalle parole coraniche.

 

 

 

“Pace su di me il giorno in cui sono nato, il giorno in cui morrò e il Giorno in cui sarò resuscitato a nuova vita»” Wa As-Salāmu `Alayya Yawma Wulidtu Wa Yawma ‘Amūtu Wa Yawma ‘Ub`athu Ĥayyāan (XIX,33)

 

 

 

I meccani sono refrattari all’esempio di Gesù, pace su di lui: “Quando viene proposto l’esempio del figlio di Maryam, il tuo popolo lo rifiuta dicendo: “I nostri dèi non sono forse migliori di lui?”. Ti fanno questo esempio solo per amor di polemica, ché sono un popolo litigioso.

 

 

 

Prevale nella loro logica politeistica la visione deificata di Gesù che ne fanno i cristiani, ma non piace perché la sua figura è molto lontano da quella dei loro dei che promettono ricchezza e benessere in questo mondo…

 

 

 

E la parola coranica chiarisce come tutto ciò che di eccezionale c’è nella sua vicenda dipenda dalla grazia di Allah: “Egli non era altro che un Servo, che Noi abbiamo colmato di favore e di cui abbiamo fatto un esempio per i figli di Israele. Se volessimo, trarremmo angeli da voi ed essi vi sostituirebbero sulla terra .”6 (vv.57-60)

 

 

 

“Sono venuto a voi con la saggezza e per rendervi esplicita una parte delle cose su cui divergete. Temete Allah e obbeditemi. In verità Allah è il mio e vostro Signore. AdorateLo allora. Ecco la retta via”. (vv.63-64)

 

 

 

Questi versetti come altri7 collegano la rivelazione portata dal profeta Gesù, pace su di lui, al popolo di Israele… Ciò non contraddice la portata universalistica del cristianesimo, ma obbliga a leggere il messaggio di Gesù all’interno della precedente tradizione biblica. Nel Vangelo stesso è scritto: “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. “ (Mt 5,17)

 

 

 

Gesù, pace su di lui, conferma la tradizione ebraica precedente e innesca al suo interno una forte tensione spirituale e escatologica, (tanto che i primi cristiani erano convinti che la fine del mondo sarebbe arrivata subito) e conduce nel cristianesimo ad una spiritualizzazione della Legge, (portata però alle estreme conseguenze per cui si perde la nozione di Legge stessa8) e alla rottura della concezione esclusivista dell’alleanza del popolo ebraico, per affermare l’uguaglianza di tutti gli esseri umani davanti a Lui. Interessante anche la parola Servo, ‘abd, fortemente intrisa di memorie bibliche9 e che acquisterà un posto centrale nella teologia islamica.

 

 

 

La figura di Gesù, pace su di lui, così proiettata verso il futuro è da leggere non solo in continuità con il passato, ma anche con ciò che seguirà, la rivelazione coranica scesa sul profeta Muhammad, pace e benedizione su di lui, suggella e ricapitola tutte le rivelazioni precedenti in perfetto equilibrio tra terra e cielo, spirituale e materiale, presente e futuro10: “a coloro che seguono il Messaggero, il Profeta illetterato che trovano chiaramente menzionato nella Torâh e nell’Ingil, colui che ordina le buone consuetudini e proibisce ciò che è riprovevole, che dichiara lecite le cose buone e vieta quelle cattive, che li libera del loro fardello e dei legami che li opprimono. Coloro che crederanno in lui, lo onoreranno, lo assisteranno e seguiranno la luce che è scesa con lui, invero prospereranno”. (VII, 157)

 

 

 

Per questo Gesù stesso nel Corano annuncia la sua venuta: “E quand o Gesù figlio di Maria disse: “O Figli di Israele, io sono veramente un Messaggero di Allah a voi [inviato], per confermare la Torâh che mi ha preceduto, e per annunciarvi un Messaggero che verrà dopo di me, il cui nome sarà Ahmad”11. Ma quando questi giunse loro con le prove incontestabili, dissero: “Questa è magia evidente”. (LXI,6)

 

 

 

La storia di Gesù, pace su di lui non è conclusa, ci ricorda la tradizione islamica, ma anche quella cristiana, egli rimane sospeso tra passato e futuro in vista dell’Ora, e come tale è un correttivo critico ad ogni pretesa di assolutezza della vita presente e delle sue espressioni, e pare incarnare la tensione della storia verso l’aldilà e la priorità dell’altra vita su questa, per piacere: “Di’: “È infimo il godimento di questo mondo, l’Altra vita è migliore per chi è timorato [di Allah]” (IV,77) e durata: “O popol mio, questa vita è solo godimento effimero, mentre in verità l’altra vita è la stabile dimora.” (XL,39).

 

 

 

Wa Allahu a’lam

 

 

 

1 Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». 58 Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». (Lc 9,57)

 

 

 

2Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore.” (Lc 4,18)

 

 

 

3“ Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare»” (Gv, 11,38-44)

 

 

 

4Nel cristianesimo ci pare che l’eccessivo soffermarsi sulla croce abbia portato all’esaltazione della sofferenza come mezzo salvifico, e conseguente disvalore delle cose buone della vita.

 

 

 

5Idris Ludovico Zamboni, La Sura della famiglia di Imran, ed. Orientamento, Reggio Emilia

 

 

 

6Il Profeta Muhammad disse : Chiunque crede che non vi sia altro dio all’infuori di Allah, e che Muhammad é il suo Profeta, che Gesù è il servitore e il messaggero di Allah, sua parola soffiata in Maria e spirito da Lui emanato e che Paradiso ed Infermo sono verità. sarà accolto da Dio in Paradiso. (Bukhari )

 

 

 

7“[Sono stato mandato] a confermarvi la Torâh che mi ha preceduto e a rendervi lecito qualcosa che vi era stata vietata. Sono venuto a voi con un segno da parte del vostro Signore. Temete dunque Allah e obbeditemi. In verità, Allah è il mio e vostro Signore. AdorateLo dunque: “ecco la retta via“”. (III,5)

 

 

 

8“La lettera uccide, lo Spirito dà vita”. (2Cor 3, 6)

 

 

 

942:1 «Ecco il mio servo, io lo sosterrò; il mio eletto di cui mi compiaccio; io ho messo il mio spirito su di lui, egli manifesterà la giustizia alle nazioni. 2 Egli non griderà, non alzerà la voce…”

 

 

 

10 “Ci sono persone che dicono: “Signore dacci le cose buone di questo mondo!”. Questi non avranno parte nell’altra vita. E ci sono persone che dicono: “Signor nostro! Dacci le cose buone di questo mondo e le cose buone dell’altra vita e allontanaci dal Fuoco! Questi avranno la parte che si saranno meritati. Allah è rapido al conto.” (II,200-202)

 

 

 

11 “il cui nome sarà “Ahmad””: l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) diceva: “Il mio nome sulla terra è Muhammad, in cielo Ahmad”. In realtà questi due nomi hanno lo stesso identico significato di “molto lodato”.

 

tratto da:islam-online

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