Donne si sono convertiti all'isalm

I miei passi verso l’Islam: da cristiana a musulmana

I miei passi verso l’Islam: da cristiana a musulmana

Assalamu alaikum wa rahmatullahi wa barakatuhu ,Bismillah , A dir la verità non saprei da dove iniziare, perché non so neanche io quando mi sia realmente convertita.. al liceo , studiando varie tematiche sugli stranieri ho iniziato ad essere affascinata sulla cultura araba, tanto da proseguire gli studi universitari studiando lingue tra le quali quella araba.

Ero una ragazza cristiana molto religiosa, ogni giorno pregavo, non vestivo molto scollata, non ho mai fumato, mai discoteca, tutte le domeniche in chiesa e a Pasqua partecipavo a varie processioni.. insomma.. non avrei mai pensato che proprio io mi sarei convertita! Al massimo mio fratello che segue un cristianesimo tutto suo o l’altro che è ateo poteva fare qualcosa simile, ma non proprio io che ero super convinta della mia religione… invece alhamdulilah!
Al primo anno di università dovetti sostenere un esame di letteratura araba sull’Islam, a dir il vero si trattava di uno dei tanti libri scritti da autori che vogliono far apparire l’Islam per ciò che non è, ovvero la religione dei terroristi, dei mariti violenti, ecc.. eppure, nonostante ciò, il testo in questione , subhanAllah, riuscì a suscitare in me qualche dubbio sulla mia religione, il cristianesimo; Dio decise così e quando decreta una cosa dice ‘Sii’ ed essa è.
Andai dal mio prete e chiesi cosa sapeva dell’Islam, mi parlò solamente male degli uomini dicendomi che lapidano le donne , una risposta troppo scarna, poco esauriente per la mia domanda che invece era vasta .. non avevo mica chiesto come fossero i musulmani? Avevo chiesto cos’era l’Islam! Perciò iniziai a leggere dei testi islamici, senza tuttavia abbandonare la preghiera della domenica in chiesa, i miei incontri di oratorio per i bimbi .
Iniziavo a sentire ed analizzare la cerimonia liturgica con occhio ed orecchio critico, ascoltando, pesando e decifrando le parole del prete per verificare se le contraddizioni di cui parlavano i testi islamici riguardo il vangelo e la torah (la Bibbia) esistessero sul serio. Poi andai in Marocco, feci alcune lezioni di arabo e conobbi anche un po’ di cultura araba mista a quella religiosa. tramite questo viaggio iniziai a conoscere meglio questa religione, andai in moschea con Saida ( che Allah swt la ricompensi al meglio in dunia e nell’akhira,amin).. non ero musulmana, ma non ero neanche cristiana convinta.. ero molto confusa.
Al ritorno dal mio viaggio, qualcosa in me era cambiato, iniziai finalmente a leggere il Corano in italiano e a tentare di pregare.. un giorno pregavo ‘alla cristiana’ e uno ‘alla musulmana’, continuai a studiare l’Islam, ma anche ad andare in chiesa.. arrivò il periodo di Pasqua e frequentai come ogni anno i 15 giorni di prova di canto per la madonna per poter andar dietro la processione, ma il giorno della manifestazione, mi ritrovai dietro alla statua della madonna, velata come tutte le altre, senza riuscire a cantare niente, non riuscì a pronunciare neanche una sola parola, da quel momento non andai più in chiesa.
Non sapevo più chi fossi, a cosa credere, non conoscevo nessuna sorella , né sapevo dell’esistenza di una moschea e credevo di essere l’unica convertita in Italia .Iniziai ad indossare vestiti più lunghi, a non mangiare più maiale, a raccogliere i capelli come una coda di cavallo per apparire meno carina come quando li lascio sciolti; non ero ancora del tutto musulmana, ma mancava poco.
Il secondo anno di università, a 19 anni quindi, i miei iniziarono a notare i cambiamenti e iniziarono ad intuire.. fu così che iniziarono i litigi, i pianti, le minacce di ritirarmi dalla ‘maledetta’ università che mi ha fatto il lavaggio del cervello, niente cellulare, niente paghetta e la cosa peggiore, le offese e i dispetti dei miei fratelli che per me sono le persone più importanti della mia vita.
E stato un periodo bruttissimo, ho sofferto tanto perché ero sola, non conoscevo nessuno, mi sentivo il mondo addosso , le mie amiche iniziarono ad allontanarmi perché vestivo antiquata, mi sono ritrovata ad essere considerata il problema , la disgrazia e il loro fallimento più grande e questo mi ha ferita.
La notte facevo brutti sogni, ero agitata.. avevo paura e decisi di tornare indietro.. di non creare problemi alla mia famiglia. Dopo un paio di mesi, mi sciolsi nuovamente i capelli, misi i pantaloni normali, ovvero un po’ aderenti.
Arrivò la famosa festa patronale.. non volli uscire, mi sentivo infelice, rimasi a casa a pensare a Dio, a capire chi fosse Dio.. volevo chiarirmi, volevo metter fine agli incubi che mi svegliavano ogni notte in lacrime e nessuno mi potesse tranquillizzare.
Iniziai a digiunare, a giorni alterni.. e scoprì che quando digiunavo, stavo moralmente bene, quando non digiunavo.. pianti, incubi, nervoso, di tutto e di più. Scoprì che il digiuno che tanto mi faceva stare bene faceva parte della sunna del rasulu Allah saws e continuai a seguirlo, credo che la mia conversione sia dovuta proprio al digiuno ed è per questo che per me ha un valore speciale, è per questo che lo pratico spesso.
C’è chi si converte ascoltando l’adhan, chi una sura, chi per mezzo dell’amore di un uomo, chi di un’amica, ecc ecc ; io anche se ho studiato l’Islam per mezzo di un esame universitario, pure se ho ricevuto l’affetto di una famiglia marocchina musulmana che amavo tanto e che mi ha aperto il cuore verso l’islam, ho avuto la sicurezza e la decisione di convertirmi solamente con la pratica del digiuno , alhamdulillah.
Un bel giorno, non so dire quando, credo sia stato a marzo, avevo 19 anni, mi alzai e presi la mia bella decisione: ‘Da oggi in poi solo maniche lunghe, capelli legati, pantaloni larghi, da oggi non salto una preghiera e quest’anno, niente mare ‘. Da quel momento, alhamdulillah, la mia fede è aumentata, ho conosciuto un po’ di Ummah, ho iniziato a frequentare la moschea, a proseguire con il digiuno settimanale, con le preghiere, e oltre a tutto questo, rimase costante persino la lotta in casa, ahimè, una sorta di guerra civile : ).

Quando a casa attivammo la connessione internet, cercando qua e là spuntò questo forum e mi iscrissi, conobbi tante persone a me care, imparai tante cose, feci il mio primo Ramadan pieno di rimproveri e di pianti a singhiozzo ma, alhamdulillah , riuscì a farlo tutto, non mi lasciai piegare dalla mia famiglia ed è proprio grazie a questa forza e questa perseveranza che oggi, al mio terzo ramadan, sono qui in cucina senza ritrovarmi mio padre in tenuta mare che mi riempie di brutte parole o con il frigio pieno solo di maiale per punizione e per rendermi più ‘efficace’ o ‘letterale’ il digiuno di questo mese ,alhamdulillah adesso sono sola e qualche ora fa mio padre mi ha dato il bacino della buona notte senza dirmi nulla e mia mamma stamattina mi ha fatto la spesa di ciò che desideravo mangiare per iftar. Allah akbar!
La domenica siamo soliti andare a pranzo dalla nonna e domani andranno tutti eccetto io, lei continua imperterrita con le prediche.. ma non perdo la speranza.. arriverà inchAllah ta’ala un giorno in cui smetterà. Con pazienza, perseveranza e costanza si ottiene tutto, l’importante è affidarsi ad Allah swt e sforzarsi per compiacere il Creatore e non le sue creature.
Scritto da: Magda Khadija Amani
www. ajyalitalia.it

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