La conversione dell’ ambasciatore Mario Scialoja
ex ambasciatore Mario Scialoja
si è convertito all’Islam nel 1987, quando rappresentava l’Italia alle Nazioni unite. dirigeva la sezione italiana della Lega musulmana mondiale ’ultimo Paese in cui è stato ambasciatore è l’Arabia Saudita
dice :La mia conversione all’islam è avvenuta alla fine del 1988, all’età di 58 anni quando ero Rappresentante Permanente Aggiunto con il rango di Ambasciatore alle Nazioni Unite a New York.
Non c’è stata nessuna particolare ragione a determinare questo mio avvicinamento all’Islam, nessun evento in particolare così come nessuno che abbia cercato di influenzarmi.
Ho cominciato leggendo il Corano e sono stato attratto dal rapporto diretto tra i fedeli ed il Signore, senza intermediari dove per tali intendo non la gerarchia ecclesiastica ma anche questo mondo di santi e sante in Paradiso ai quali ci si rivolge in preghiera e che fanno miracoli cui non ho mai francamente creduto.
In sostanza, si è trattato di una scelta esclusivamente personale e consapevole che non ha cambiato la mia vita dal punto di vista pratico, nella quotidianità personale e professionale. Anzi, ho mantenuto tutte le amicizie che avevo, sia in seno alla chiesa cattolica che tra gli ebrei.
Devo confessare che quando ho deciso di rendere pubblica la mia conversione in un primo momento ho temuto per quelle che sarebbero potute essere le reazioni da parte del Ministero.
Nulla di tutto questo. Soprattutto dal punto di vista professionale, forse avessi fatto un passo del genere negli anni ’60 l’esito sarebbe stato diverso.
Pensi che all’epoca un divorziato non poteva essere accreditato quale Ambasciatore presso la Santa Sede a Roma. Sono stato a New York per sei anni dopodiché mi sono trasferito a Riyad quando ero ormai già formalmente musulmano da sei anni.
Ciò non ha avuto assolutamente alcuna influenza sulla mia scelta salvo concedermi la possibilità di poter fare più facilmente il pellegrinaggio alla Mecca.
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