La moderazione è l’emblema dell’Islam
La moderazione è una delle caratteristiche più distinte della religione islamica: Essere un metodo divino porta a un fine divino si considera una delle caratteristiche di questa ottima religione.
L’islam è una religione di caratteristica umana , è valido per ogni tempo e luogo, perché è una religione realistica cioè cerca di evolvere la realtà cattiva con strumenti e misure realistici , invece di accettarla.
La moderazione dell’islam tra il materialismo odioso e lo spiritualismo sognatore:
Una delle caratteristiche più distintive di questa religione è la moderazione cioè l’equilibrio fra due estremità opposte, dove una estremità non può sopraffare l’altro , né avere, esclusivamente, l’influenza ..ma ogni estremità ottiene i propri diritti completi senza esagerazione.
L’Islam , per questo , si trova in una zona media tra il materialismo odioso e lo spiritualismo sognatore, fra il realismo amaro e l’idealismo immaginario , fra l’individualità prevalente e la collettivita schiacciante e fra gli istinti del corpo e le esigenze dello spirito..
La moderazione nell’islam parte dal versetto in cui Allah L”Onnipotente dice:” …” E così facemmo di voi una comunità equilibrata, affinché siate testimoni di fronte ai popoli e il Messaggero sia testimone di fronte a voi….”[Corano2:143 ]
La moderazione è lo slogan distintivo della comunità musulmana:
La moderazione come uno slogan della comunità musulmana è stato scelto da Allah L’Onnipotente per la comunità dell’ ultimo profeta Muhammad ‘pace e benedizione su di lui’ inviato a tutta l’umanità..
” E così facemmo di voi una comunità equilibrata, affinché siate testimoni di fronte ai popoli e il Messaggero sia testimone di fronte a voi….”[Corano2:143 ] ,il profeta ha detto che ” una comunità equilibrate” vuol dire una comunità di giustizia. La giustizia è di essere neutrale tra le estremità e di non preferire un’ estremità all’altra.
come ha detto un saggio: “la virtù sta nel mezzo fra due vizi ” come il coraggio sta nel mezzo fra impetuosità e codardia.
la moderazione nell’islam vuol dire ‘ fare il bene ‘ in tutte le questioni materiali e psichiche:
la moderazione nell’islam significa, anche, le rettitudine del metodo e l’allontanarsi dall’inclinazione e dalla deviazione, la retta via come si dice è la via retta che si trova fra altre oblique e lontane dal fine voluto ed è la via più corta che porta al fine voluto, perciò il musulmano dice più di 17 volte quando fa la preghiere :
“…Guidaci sulla retta via, la via di coloro che hai colmato di grazia, non di coloro che [sono incorsi] nella [Tua] ira, né degli sviati.” [Corano 1: 6-7] , ” quelli che sono incorsi nell’ira di Allah , sono quelli che deviano dal vero sebbene lo sanno bene, mentre, gli sviati sono quelli che deviano dal vero perché non lo sanno .
L’islam mette in considerazione il lato intellettuale , psichico e comportamentale nel carattere del musulmano e non permette a un lato di ingrandirsi troppo per non influenzare negativamente gli altri due, il che porta all’estremismo , ma permette solo una crescita equilibrata di tutti i tre per garantire la distinzione che cerchiamo di realizzare nell’islam.
La moderazione rappresenta la sicurezza e l’allontanarsi dal pericolo :
Al contrario della moderazione che rappresenta la sicurezza, si trova l’estremismo che rappresenta il pericolo , l’instabilità, l’esagerazione , la deviazione e la corruzione , gli estremisti nel pensiero non accettano mai l’opinione e il consiglio altrui e non riescono mai a fare una conversazione costruttiva.
Intorno a noi si puo osservare che tante creature diventano più forte quando stanno nel mezzo , per esempio ; il sole nel mezzo giorno è la piu forte, per calore e luce, rispetto al sorgere e al tramonto ed anche l’uomo nella tappa della gioventu e maturita è più forte rispetto alla debolezza della infanzia e della vecchiaia.
Insomma le idee estremistiche creano problemi e causano le dispute e la spaccatura nel tessuto della societa , mentre quelle idee moderate riescono spesso ad unire tutti quanti ad punto di incontro.
Traduzione : Ahmed Abdullah
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