Donne si sono convertiti all'isalm

La Storia di Khadijah: volevo diventare una serva di Allah

La Storia di Khadijah: volevo diventare una serva di Allah

Assalamu ‘alaykum waRahmatullahi Ta’ala waBarakatuHu

Mi chiamo Khadijah, ho 19 anni e mi sono convertita all’Islâm 5 anni fa, alhamdulillah.

Ho conosciuto l’Islâm a soli 14 anni tramite mio zio egiziano, marito di mia zia; fin da piccola ho sempre frequentato la loro casa sia per la tranquillità e per la simpatia che mi trasmettevano, sia perché mio zio mi aiutava in alcune materie scolastiche,

ed è grazie a lui che ho iniziato ad amare lo studio e la scuola, che Allah l’Altissimo lo ricompensi!

Quando iniziai a frequentare il primo anno delle superiori, un giorno, andando a casa degli zii per fare i compiti, sentii che mio zio stava ascoltando il Corano.

Quando entrai lui spense lo stereo, ma io rimasi colpita da quella melodia così dolce e rilassante. Gli chiesi di cosa si trattasse, e lui mi spiegò che era il Corano.

Da quel momento volli sapere tutto sull’Islâm; iniziammo un lungo discorso che durò mesi, iniziai a leggere il Vangelo e a capire che in realtà la vera religione è l’Islâm, e che stavo vivendo in qualcosa di sbagliato e di falso, senza nessuna radice.

Quando fui profondamente convinta, mio zio mi disse che avrei dovuto pronunciare la Shahâdah, perché ormai, dato che credevo nell’Islâm, era giusto che mi convertissi.

Inizialmente ebbi paura, non volevo fare questo passo, perché mi sembrava più grande di me.

Così affermai che avrei rimandato questa decisione all’età di 18 anni; i miei zii, anche se non lo ritenevano giusto, accettarono la mia scelta.

Ma non avevo il cuore in pace, sentivo qualcosa dentro di me che mi diceva di fare Shahâdah, perché ci credevo, dunque era giusto “accettare l’Islâm”; iniziai anche a fare dei sogni che mi spingevano a convertirmi, e sentivo che, se avessi preso questa decisione, tutto sarebbe andato per il meglio e non avrei avuto rimorsi.

Alla fine mi feci coraggio, andai dagli zii e dissi: “Ho deciso, voglio diventare una serva di Allah (SWT)”, e così fu. Da allora, non ho mai avuto rimpianti ed ho sempre ringraziato Allah (Gloria a Lui, l’Altissimo) per aver illuminato il mio cuore.

Man mano, iniziai la mia pratica religiosa, ma l’unica cosa che non potevo fare era indossare l’hijâb;

la mia famiglia infatti era all’oscuro della conversione, non potevo dichiararmi Musulmana, perché pensavo che, data la mia giovane età, forse mi avrebbero potuto allontanare dai miei zii, e in tal modo non avrei potuto migliorare nell’Islâm.

Dunque, vissi l’Islâm in silenzio fino alla quinta superiore. Nel frattempo, alhamdulillah la mia fede e la mia conoscenza crebbero.

Durante il quinto anno delle superiori dissi ai miei genitori della mia conversione; all’inizio erano molto infastiditi, e soprattutto dispiaciuti, però non mi trattarono male e non cercarono di farmi sentire in colpa.

Frequentai l’ultimo anno della scuola superiore, senza però indossare il velo. Sicuramente non fu una cosa giusta, visto che ormai a casa lo sapevano, purtroppo però non me la sentivo, mancavano pochi mesi al diploma e, dato l’ambiente scolastico, sapevo che avrei avuto molti problemi con gli insegnanti.

Inoltre, nello stesso periodo ebbi dei problemi di salute, e mi sarebbe stato molto difficile conciliare il tutto.

Ma alhamdulillah, Allah (SWT) mi ha aiutata, mi diplomai con il voto più alto della classe e fui molto felice.

Subito dopo la maturità, alhamdulillah indossai finalmente l’hijâb, del resto era una decisione che avevo nel cuore già da due anni, e Allah (SWT) mi aiutò così a realizzare il mio sogno. Alhamdulillah.

Adesso sono 7 mesi che porto il velo, alhamdulillah sono felicissima della mia scelta, vivo serenamente e non ho mai avuto problemi né con la mia famiglia, né all’università, né con la gente in generale.

ll mio desiderio è quello di vivere sempre così tranquilla, impegnarmi sulla Via di Allah l’Altissimo, fare Da’wah con il mio hijâb ed il mio studio inshaAllah.

Jazakumullahukhayran a tutte le sorelle che leggeranno la mia storia.

Khadijah (Italia)

La fonte:

aims-uk.org

 

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