La verità dell'Isalm

Ramadan.. domande e risposte

 

 

 

Perchè i musulmani fanno il digiuno?


Digiunare durante il mese di Ramadan è un obbligo che è imposto a tutte le comunità religiose (anche per ebrei e cristiani):
(Oh, voi che credete, vi è prescritto il digiuno, come era stato prescritto a coloro che vi hanno preceduto).
(2,183)
E il digiuno di Ramadan è uno dei cinque pilastri dell’Islam:
(la testimonianza che non c’e’ nessun  Dio eccetto Allah e che Muhammad e’ il Messaggero di Allah e fare la preghiera, pagare la Zakat, fare il Pellegrinaggio se c’e’ la possibilita’, e digiunare il mese di Ramadan)

 

Quando non è lecito fare digiuno?


In tutti i giorni dell’anno è possibile fare digiuno volontario tranne nei seguenti giorni:

La Festa della fine del digiuno di Ramadan: ‘Eid ul-FiTr. e La Festa del Sacrificio: ‘Eid al-Adha.

Tre giorni dopo la ‘Eid al-Adha.

La metà finale del mese di Sha’ban (tranne il caso in cui una persona debba recuperare giorni di digiuno obbligatorio del Ramadan precedente persi o non eseguiti).
Ogni venerdi’.


Chi deve fare il digiuno?

Tutti i musulmani puberi, maschi e femmine, capaci di intendere e di volere, sono obbligati a fare il digiuno.

Condizioni per eseguire il digiuno:

La persona deve essere un musulmano. Chi si converte e abbraccia l’Islam è tenuto ad osservare il diguno anch’egli.
Deve essere in età puberale: quando l’uomo ha la prima eiculazione e la donna ha il primo flusso mestruale.
Sano di mente (non è pazzo).

Chi è esentato dal fare il digiuno?

Digiunare non e’ obbligatorio per una persona il cui corpo non puo’ tollerare il digiuno stesso, per cause mediche (nel caso in cui il digiuno sia ritenuto pericoloso per il suo stato di salute e nel caso in cui si debba prendere necessariamente medicine durante la giornata).

Digiunare non è consentito per una donna che mestrua o durante il postpartum.. E’ illegale per loro digiunare. La donna che perde giorni di digiuno durante Ramadan, per queste ragioni, deve recuperare i giorni perduti.

Alla donna incinta e’ permesso di non digiunare se lei teme quel danno verrebbe a lei o il suo bambino dal suo digiuno.

La donna che allatta dalla propria mammella è permessa di non digiunare se lei teme danno verrebbe a lei o il suo bambino dal suo digiuno.

Le persone in età avanzata se il digiuno comprometterebbe la loro salute.

I viaggiatori che compiono una distanza “di due giorni circa” di cammino (80 miglia) e’ permesso di non digiunare.

Questo viaggiatore e’ permesso di rompere il suo digiuno anche se lui non incontrerebbe fatica nel suo viaggio, come se lui attraversasse rapidamente questa distanza, in aereo o comodo, in una macchina o un treno. La questione di viaggiare non e’ basata sulla fatica, piuttosto deve fare con la distanza. Questa agevolazione per il viaggiatore e’ stata menzionata nel Corano:

(-Digiunerete- per un determinato numero di giorni. Chi pero’ e’ malato o e’ in viaggio, digiuni in seguito altrettanti giorni)
(Corano al-Baqarah 2,184)

Quale sono gli atti che annullano il digiuno?

  • (1) Mangiare, anche un seme di sesamo o meno, deliberatamente e non per dimenticanza e bere anche una goccia d’acqua o di medicina;
  • (2) causare il vomito;
  • (3) il rapporto sessuale durante il giorno;
  • (4) emettere del maniyy (la sperma) in seguito ad un contatto diretto pelle contro pelle
  • (5) le mestruazioni o le lochiazioni;
  • (6) la pazzia anche per un momento;
  • (7) l’apostasia;
  • (8) lo svenimento che dura tutto il giorno.

La persona che ha annullato il digiuno in modo volontario per una delle ragioni citati precedentemente ha commesso un grande peccato. Dovrà, inizialmente, recuperare questo giorno annullato. In seguito, dovrà liberarsi da un’espiazione che consiste nel digiunare due mesi successivi. Se non lo può, dovrà dare da mangiare a 60 poveri (ciò consiste nel dare a ciascuno un mudd – si tratta del pieno delle due mani unite, per mani di dimensione media – di grano o altra cosa fra i prodotti alimentari di base del paese). Il seguente hadith  lo indica chiaramente.

Sahih Al Bukhari volume 3, libro 31, numero 158:

Abu Hurayrah riporta che un uomo venne verso il profeta e dice: “Ho avuto una relazione sessuale con mia moglie durante il mese di ramadan (in corso di digiuno).” . Il messaggero di Dio gli chiese: “Puoi liberare uno schiavo (come espiazione)?”. Rispose negativamente. Il profeta gli chiese: “Puoi digiunare durante due mesi consecutivi?”. Rispose negativamente. Gli chiese: “Puoi nutrire 60 poveri?”. Rispose negativamente. Allora, qualcuno portò un grande cesto di datteri al messaggero di Dio, che ha detto (all’uomo): “Prende questo e nutri i poveri come espiazione.”. L’uomo dice allora: “Messaggero di Dio, devo nutrire gente più povera di noi? Non ci sono famiglie più povere della nostra tra tutte quelle che si trovano tra le montagne di Medina!”. Il profeta ha detto: “Allora nutri la tua famiglia.”.

 

 

 

 

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