La verità dell'Isalm

Il matrimonio nell’Islam (seconda e ultima parte)


Diritti del marito:

-Obbligo dell’obbedienza con le buone maniere:

Allah ha fatto dell’uomo il sostegno della donna, cioè responsabile di essa, della sua guida e protezione. A tal fine Allah ha creato l’uomo con caratteristiche specifiche ed ha imposto all’uomo particolari obblighi economici. Ha detto l’Altissimo: {Gli uomini sono responsabili delle donne, a causa di quel che Allah concede agli uni rispetto ad altri e perché spendono [per esse] i loro beni} (Corano 4, 34).

-Soddisfare le necessità sessuali del marito:

Fa parte dei diritti del marito nei confronti della moglie, quello di poter avere relazioni sessuali con lei. È quindi raccomandato che la moglie si faccia bella per suo marito. Invece la moglie compie un grave peccato, se rifiuta l’invito del marito alla relazione sessuale; questo tranne nel caso di un impedimento legale, come le mestruazioni, il digiuno obbligatorio, la malattia, ecc. Ha detto il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Se l’uomo invita sua moglie a letto ed ella rifiuta, quindi egli passa la notte in collera con lei, gli angeli la maledicono fino all’alba” (Bukhari 3065, Muslim 1436).

-Non è consentito alla moglie far entrare in casa qualcuno che lui non desidera:

È diritto del marito che “la moglie non permetta che entri in casa qualcuno che lui non desidera Ha detto il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Non è consentito alla donna di digiunare [eccetto il digiuno obbligatorio] in presenza del marito, se non col suo permesso; e non le è consentito far entrare in casa nessuno se non col suo permesso” (Bukhari 4899).

-Non è consentito alla moglie uscire di casa se non col permesso del marito:

È diritto del marito che la moglie non esca di casa se non col suo permesso; tale permesso può essere concesso in modo specifico per un caso particolare o in modo generale affinchè la moglie, ad esempio, possa recarsi regolarmente al lavoro o per altre sue necessità.

-Servire il marito:

È raccomandato che la moglie sia premurosa nei confronti del marito, preparandogli il cibo e in tutti gli altri affari domestici.


-Il divorzio:

L’Islam considera il matrimonio come un contratto permanente fra gli sposi fino a quando la morte li separerà, per questo Allah ha definito tale contratto come “un patto solenne”. Non è dunque lecito nell’Islam contrarre matrimonio per un periodo determinato. Tuttavia l’Islam offre regole pratiche per la vita degli eseri umani su questa terra, con le loro caratteristiche e la loro natura umana. Per questo l’Islam prevede regole specifiche per la dissoluzione dell’atto matrimoniale, quando la vita di coppia diventa difficile e dopo che tutti i tentativi per la riconciliazione hanno fallito. Infatti la Rivelazione islamica offre soluzioni realistiche e tiene conto di entrambe le parti. Quando l’avversione ed i conflitti fra gli sposi diventano intollerabili, il divorzio rappresenta una necessità per il perseguimento del “bene comune, della stabilità familiare e sociale di entrambi i coniugi; questo perché il matrimonio in corso non persegue più gli scopi originali ed il divorzio diventa allora il male minore. Dunque il divorzio è stato reso lecito come soluzione a tali problemi ed affinchè entrambi i coniugi possano sposarsi con qualcun altro, nella speranza di poter trovare “nel nuovo coniuge quel che non ha trovato nel primo ed in base alla Parola di Allah l’Altissimo: {In caso di separazione Allah, nella Sua generosità, darà a entrambi della Sua abbondanza. Allah è Immenso e Saggio} (Corano 4, 130).



-Il divorzio è tuttavia caratterizzato da molte norme e disposizioni, tra cui:


  • La regola generale è che il divorzio sia prerogativa dell’uomo e non della donna.
  • La donna che non riesce più a tollerare la vita col marito, e quest’ultimo non intende da lei divorziare, può richiedere il divorzio al giudice, il quale può imporre il divorzio se sussistono validi motivi.
  • L’uomo può tornare sulla sua decisione di divorzio per due volte; ma dopo aver pronunciato il divorzio per la terza volta, il marito non potrà tornare con la moglie fino a quando quest’ultima non si sarà maritata con un altro uomo e poi da lui divorziata. Nel periodo di separazione [dalla pronuncia del divorzio sino al compimento del terzo ciclo mestruale o di tre mesi] il marito non può avere rapporti sessuali con la moglie.

 

Tratto di: Famiglia e buon comportamento secondo l’Islam.

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