IL SIGNIFICATO E LA SIMBOLOGIA DELLA CROCE
IL SIGNIFICATO E LA SIMBOLOGIA DELLA CROCE
Il significato e la simbologia della croce,dentro e fuori il cristianesimo. Il crocifisso a differenza di quello che si pensa e’ stato scelto come simbolo per identificare il cristianesimo solo circa nel 300 d.c., al contrario il simbolo che indicava i seguaci di Gesu (as) era il pesce o il delfino. Se pensiamo che nel pesce non c’era alcuna attinenza con la crocifissione, ciò significherebbe che i primi cristiani giudicavano irrilevante l’atto più rilevante del Cristianesimo.
Proviamo a ricercare quel nesso occulto tra la figura del pesce-delfino e la metafora della crocifissione. Il pesce-delfino e’ arrivato a noi come il simbolo della pesca e molti studiosi lo hanno collegato alla pesca dell’uomo sotto metafora di spirito o anima (il pescatore di uomini)! cioè la predica esaudiente! mentre la croce in se che era una pena capitale usata ancor prima dei romani dagli Assiri e gli Egiziani e’ stata introdotta molto dopo, caso ha voluto, anche che la festa della nascita scelta per il Messia Gesù (pace su di lui) fosse il 25 dicembre, grande festa pagana celebrata dagli antichi romani in onore del dio sole, in quanto il 24 dicembre segnava la fine dell’accorciarsi delle giornate e il 25 l’inizio dell’allungarsi, quindi notti più corte, la vittoria della luce sulle tenebre e il simbolo che i romani e altri popoli usavano prima di loro per rappresentare il sole era una croce! La CROCE, durante i primi decenni del Cristianesimo, non veniva certamente considerata uno dei simboli della religione perché era ancora usata come strumento di esecuzione capitale e sarebbe stata di cattivo auspicio.
Le prime notizie storiche sull’uso della Croce come simbolo risalgono ad un pagano dio-sole babilonese, e le prime immagini note in occidente sono su alcune monete romane del I secolo a.C. Un antico uso della Croce come simbolo è noto anche in culture indù e buddiste dell’India e della Cina.
Per la Cristianità la croce inizia a comparire in alcune chiese attorno alla metà del III secolo, ma sarà solo sotto Costantino I (IV secolo) che avrà la sua maggiore diffusione ed impiego come simbolo cristiano. A differenza del cristianesimo, l’Islam asserisce che Gesù (pace su di lui), in arabo (‘Isa), non sia morto sulla croce, ma così è apparso a chi era presente, per volontà di ALLAH (Dio) ed e’ asceso al cielo vivo e ritornerà alla fine dei tempi. Quindi è l’unico Profeta e uomo che è salito al cielo vivo! La mia considerazione da musulmano e per scelta volontaria non per nascita, con l’intenzione di non voler offendere il credo degli altri, ma solo per un confronto di idee in modo che si possa comprendere meglio il prossimo. Perché Allah L’Altissimo, il Misericordioso, che Può tutto e ogni cosa, avrebbe dovuto far morire l’uomo più giusto che ci fosse in quel momento sulla terra, per noi il Profeta Isa Ibn Mariam (figlio di Maria), per i cristiani Gesù è figlio di Dio – il Corano dice chiaramente che Iddio L’Altissimo non ha figli- , tra atroci sofferenze, invece di perdonare i peccati senza ciò, il versare il sangue di un innocente come remissione a Dio non vi sembra un pò da rituale pre-cristiano -e pagano-? So che questo a molti sembrerà strano e si sentirà colpito nella sua identità, quella trasmessa dai suoi genitori e dagli avi, ma lasciate per un attimo ciò e riflettete… Poi ad ognuno il suo pensiero e con rispetto. Come disse l’Angelo a chi era venuto a piangere sulla tomba di Gesù, “Perché cercate il vivente tra i morti? (Luca 24,5,6).
tratto da mondoislam.