La Bibbia

La Bibbia Annuncia L’arrivo Del Profeta Muhammad

 



 

I radici della storia del nostro Sacro Profeta Muhammad risalgono al padre di tutti i Profeti Abramo (pace su di lui), la base delle tre religioni monoteisti: Nella Bibbia, precisamente nel Deuteronomio, troviamo un riferimento esplicito alla successione delle tre rivelazioni ebraica, cristiana e islamica: “Il Signore è venuto dal Sinai, è spuntato per loro dal Seir; è apparso dal monte Paran” (Dt 33, 2). Il Sinai è il luogo dove Mosè ricevette la Rivelazione della Legge espressa nelle Tavole, il Seir è il monte di Gerusalemme dove si è compiuta la predicazione di Gesù, e Paran è il deserto dell’Arabia da cui proviene Muhammad, il Profeta a cui Dio ha rivelato il Sacro Corano.

 

 

la discendenza di Abramoriguarda sia Isacco, capostipite degli Ebrei, e di conseguenza anche dei Cristiani, sia Ismaele, da cui discendono gli Arabi.

 

Anche riguardo a Ismaeleio ti ho esaudito: “ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo e molto, molto numeroso. Dodici principi egli genererà e di lui farò una grande nazione” (Gen 17, 20).

 

Abramo divenne così sorgentedi due grandi correnti spirituali, che sarebbero dovute scorrere non insieme, ma ognuna nella sua propria direzione.

 

 

I rapporti tra le due comunità, però, non cessarono con l’allontanamento di Agar da Canaan: Ismaele, infatti, partecipò alla sepoltura del padre Abramo insieme ad Isacco, come riportato in (Genesi, 25,9). Il figlio di Isacco, Esaù, si recò da Ismaele e prese in moglie sua figlia (Gen. 28,9), per poi trasferirsi nel deserto arabico.

 

 

Gli Arabi, quindi, si considerano sul piano storico, ma soprattutto religioso, discendenti di Ismaele. Inseguito, quando nella penisola arabica verranno ad insediarsi anche gruppi di Ebrei e di Cristiani, alcuni Arabi rimasero legati al culto monoteistico iniziale di Abramo. Essi erano presenti ancora al tempo di Muhammad, ed erano chiamati Hunafaà, letteralmente “i puri”, coloro che sono naturalmente inclini verso il culto divino, per distinguerli dagli altri Arabi che per dimenticanza dell’antica tradizione erano caduti nell’idolatria. Erano coloro che seguivano l’avvertimento di Dio riportato nel Sacro Corano: “Segui con sincerità la religione di Abramo: egli non era affatto un associatore”. (Corano.16,123)

 



 



 

 

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