La sintesi del concetto di Dio nell’Islam
La sintesi del concetto di Dio nell’Islam
Capitolo 112 del sacro Corano
SURAH AL-IKHLAS
Il Corano è la vera Parola di Dio. Pur essendo il capitolo (surah) Al-Ikhlas uno dei più brevi capitoli [del Corano], esso tratta con profondità l’essenza di Dio. Sebbene musulmani, cristiani, ebrei ed altri tutti credono in Dio, i loro concetti su di Lui differiscono in modo significativo. I musulmani credono in Dio Eterno, Unico, Assoluto e Perfetto: Creatore e Sostentatore di tutto ciò che esiste. Essi riconoscono che questo Essere Supremo è l’origine di tutte le occorrenze e che solo Lui è Divino. I Suoi perfetti Attributi sono dissimili da quelli dell’uomo o di qualsiasi altro essere e nulla Lo assomiglia, così Egli non può essere paragonato a nulla della Sua creazione.
Egli non è in alcun modo parte della Sua creazione, né alcunché della Sua creazione è parte di Lui. Il significato di questa Divinità esclusiva è che niente e nessuno di ciò che esiste è degno di essere adorato all’infuori dell’Unico Vero Dio. “Allah” è il Nome proprio in arabo a Lui Solo applicabile.
Nel Nome di Dio, il Misericorde, il Misericordioso
“Dì: ‘Lui è Allah, l’Unico,
Allah, l’Eterno Sostentatore.
Non genera, né è stato generato.
E non vi è alcunché che Gli assomigli’”
(1) “Dì: ‘Lui è Allah, l’Unico’ Questo versetto rappresenta l’affermazione di Dio Stesso riguardo la Sua Unicità esclusiva. Perciò si tratta di un commando al Profeta Muhammad ed a chiunque legga o reciti il versetto, affinché affermi la Sua Unicità per mezzo di un rigoroso monoteismo. Egli è Uno e come Lui non vi è alcuno. Ci sono molte singolarità nel mondo, tuttavia nulla e nessuno è davvero unico, in quanto ogni cosa ed ognuno ha dei simili ad esso. Per esempio, sebbene esista un solo monte Everest, pure ci sono altre alte montagne ad esso simili. Per quanto riguarda Dio non c’è nemmeno un solo essere simile a Lui. Mentre qualunque unità può essere divisa in parti, Dio è Unico in quanto la sua Unità è indivisibile.
(2) “Allah, l’Eterno Sostentatore.” L’unicità di Dio si realizza nella sua auto-sussistenza ed autosufficienza. Al contrario, tutti gli esseri creati hanno necessità e dipendono gli uni dagli altri. Dio non ha bisogno di alcuna delle Sue creature in nessun modo, perché non sono in grado di fare nulla che possa migliorare o avvantaggiare il Suo Stato perfetto. Questo Attributo di autosufficienza invita i credenti a riflettere sulle finalità e gli obiettivi del loro culto. Molte persone compiono atti di culto come se stessero rendendo un favore a Dio. Lo scopo della creazione umana è quello di adorare Dio, poiché tutti gli esseri umani hanno bisogno di Lui; invece Lui non ha alcun bisogno di loro.
(3) “Non genera né è stato generato.” Questo versetto descrive un altro aspetto dell’Unicità di Dio. Le false religioni generalmente rappresentano Dio in termini umani attribuendoGli forme o caratteristiche umane. Questo versetto tratta principalmente di due caratteristiche distintive degli esseri umani e di altri esseri viventi in generale: essi vengono all’esistenza tramite la riproduzione e la nascita. Dio non genera né partorisce perché non c’è nulla di simile a Lui. Un bambino è originato da porzioni (spermatozoi e ovuli) dei corpi dei suoi genitori; è per questo che assomiglia ai suoi genitori in forma e caratteristiche. La generazione di prole generalmente richiede un partner femminile simile nella forma a quello maschile. Se Dio generasse, ci sarebbe bisogno di un essere a Lui simile, ma la sua Unicità ha negato questa possibilità. Da un punto di vista di principio è inoltre incompatibile associare a Dio la generazione di prole, in quanto avere un figlio Lo ridurrebbe allo stato delle Sue creature. Ciò in risposta a chi sostiene che poiché è scontato che Dio perché equivarrebbe a rendere Dio come le Sue creature. Inoltre, le persone hanno figli per necessità di un sostegno in questo mondo materiale o per perpetrare l’esistenza attraverso la propria progenie. Qualificandosi come Autosufficiente, Dio ha negato anche questa possibilità. La frase “né é stato generato” respinge intrinsecamente l’idea che Gesù avrebbe potuto essere Dio, in quanto egli nacque in questo mondo. Affinché Dio possa essere nato, Egli avrebbe dovuto dapprima non essere esistito, e questo contraddice l’esclusivo Attributo divino dell’esistenza eterna.
(4) “E non vi è alcunché che Gli assomigli.” Il Corano chiude il capitolo con una riaffermazione dei versi di apertura. Se Dio è Unico, ovviamente nulla può essere uguale a Lui. Se nulla e nessuno è uguale a Lui, allora è solo Lui ad essere Unico. Se solo Lui è Autosufficiente e tutta la creazione ha bisogno di Lui, allora nessuna creatura può essere uguale a Lui. Se Egli non genera o procrea figli, e nulla e nessuno Lo ha fatto nascere, allora niente o nessuno può essere uguale a Lui, dato che ogni essere creato è venuto all’esistenza dopo un periodo di non-esistenza. Ogni essere creato ha una controparte o qualcosa che gli somiglia – un suo pari. Se il Creatore appartenesse all’una o all’altra di queste categorie, Egli avrebbe un pari o un Suo simile.
Quindi, questo breve capitolo contiene una descrizione di Dio, il Misericordioso. E’ stato rivelato da Lui per confutare le erronee credenze nei Suoi confronti introdotte da persone traviate a proposito della Sua somiglianza, forma, origine e discendenza. Ad esempio, coloro che dipingono quadri o modellano statue raffiguranti Dio proclamano tale similitudine; quelli che adorano altri all’infuori di Dio proclamano tale similitudine, e coloro che attribuiscono alcuni aspetti della Sua creazione ad altri all’infuori di Lui proclamano tale similitudine. Tuttavia, la verità è che nulla è simile a Lui nei Suoi attributi, nel Suo dominio, nella Sua divinità. Pertanto, Lui solo è degno di essere adorato dalle Sue creature.
tratto da: http://islamhouse.info/