Donne si sono convertiti all'isalm

Aqeela “L’islam potrebbe essere l’intero significato della vita”

Aqeela“L’islam potrebbe essere l’intero significato della vita”

“Da adolescente pensavo che tutte le religioni fossero davvero patetiche. Solevo trascorrere i miei fine settimana ubriaca fuori al centro ricreativo, in sandali dal tacco a spillo e minigonna. Ecco come la pensavo: perche’ imporsi dei limiti?

Si vive una volta sola. All’universita’ , vivevo come tutte le studentesse, bevendo ed andando in discoteca, ma mi svegliavo sempre il giorno dopo coi postumi della sbornia pensando quale fosse il fine di tutto questo.Durante il secondo anno incontrai Hussein.

Sapevo che era musulmano, ma ci stavamo innamorando, dunque misi completamente da parte la questione religiosa.

Ma sei mesi dopo l’inizio della nostra relazione, egli mi disse che continuare questa relazione era ‘contro la sua fede’.Ero davvero sconvolta.

Quella notte rimasi a leggere due libri sull’Islam che Hussein mi aveva dato. Mi ricordo di essere scoppiata in lacrime perche’ mi sentivo troppo travolta. Pensavo: “Questo potrebbe essere l’intero significato della vita”

Ma avevo tante domande: perche’ dovrei coprirmi il capo? Perche’ non posso mangiare quello che voglio?
Iniziai a parlare con donne musulmane all’universita’ , le quali stravolsero completamente il mio punto di vista.

Erano ben istruite, stimate e veramente trovavano il velo come liberatorio. Ero convinta, e tre settimane dopo mi convertii ufficialmente all’Islam.
Quando lo raccontai a mia madre poche settimane dopo, non credo che ella lo prese seriamente. Fece un po’ di commenti del tipo:”Perche’ vorresti indossare il velo? Hai dei capelli cosi’ belli” sembrava che non capisse quello che intendessi.
All’universita’ la mia migliore amica si rivolto’ completamente contro di me: non riusciva a capacitarsi di come fosse possible che una settimana prima andassi in discoteca e la settimane seguente avessi abbandonato tutto e mi fossi convertita all’Islam.

Ella era molto vicina al mio vecchio modo di vivere, dunque non rimpiango troppo di non averla piu’ come amica.
Scelsi il nome di Aqeela perche’ significa “giudiziosa ed intelligente” ed era quello a cui aspiravo a diventare quando mi convertii all’Islam sei anni fa. Divenni una persona completamente diversa: ogni cosa che aveva a che fare con Lindsay, l’avevo cancellato dalla memoria.La cosa piu’ difficile fu cambiare il modo in cui mi vestivo perche’ avevo sempre seguito la moda.

La prima volta che provai un hijab, ricordo di essermi seduta di fronte allo specchio, pensando:”Ma cosa ci faccio con un pezzo di stoffa sulla mia testa? Sembro folle!” Adesso mi sentirei nuda senza, e soltanto occasionalmente sogno ad occhi aperti il vento che mi soffia tra i capelli.

Una volta o due, sono ritornata a casa scoppiando in lacrime perche’ mi sentivo scialba, ma era la mia vanita’.E’ davvero un sollievo non sentire piu’ quella pressione.

Indossare l’hijab mi ricorda che tutto cio’ che ho bisogno di fare e’ servire Dio ed essere umile. Ho anche attraversato delle fasi in cui mi sentivo di indossare il niqab perche’ sentivo che era molto piu’ appropriato ma puo’ anche causare qualche disagio.
Qaundo la gente nota che una ragazza bianca indossa il niqab, presume che si siano abbandonate le proprie radici “per seguire una branco di Asiatici”.

Ho anche vissuto episodi di razzismo in cui ragazzi adolescenti mi urlavano in strada: “Togliti questo affare dalla testa, tu bianca b***”
Dopo gli episodi delgli attentati a Londra, avevo timore di camminare per la strada per paura di una ritorsione.
In linea generale, ho una vita molto felice. Ho sposato Hussein ed abbiamo un bambino di un anno, Zakir. Cerchiamo di seguire i ruoli tradizionali islamici: sono principalmente casalinga e madre, e lui va a lavoro. Sognavo una splendida carriera come psicologa, ma adesso non aspiro piu’ a questo.
Diventare una musulmana non e’ stato molto semplice. Questa vita puo’ qualche volta farti sentire come in prigione con molte regole e restrizioni, ma crediamo che saremo ricompensati nella vita oltre la morte.”

Aqeela Lindsay Wheeler
Casalinga e madre.

La fonte :

io-musulmana-italiana.blogspot.com

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