Fraintendimenti sull'Islam

I musulmani non sono terroristi

 

i musulmani non sono terroresti

La condotta del Profeta (Pace e benedizioni su di lui) durante la battaglia Nonostante il fatto che la guerra consista nell’uccidere, nel ferire e nel distruggere l’avversario il Profeta (Pace e benedizioni su di lui) ha prescritto un’etica e delle regole che garantiscono la condotta del combattente Musulmano.

Se le viola il combattente sarà punito in questa vita e nell’altra. Il Profeta (Pace e benedizioni su di lui) ha utilizzato durante la sua Jihad soltanto dei metodi onesti e dei mezzi legittimi.

Safwan ibn ‘Assâl ( che Allah sia soddisfatto di lui )ha riportato: Il Profeta (Pace e benedizioni su di lui) mi ha inviato a capo di un battaglione e mi ha consigliato: “Conquista in nome di Allah e per Allah, senza abusi né tradimenti”. E successivamente Yahya ibn Sa‘îd: “Nell’inviare il suo esercito in guerra, Abu Bakr ha detto a Yazîd ibn Abi Sufian: “Vi consiglio di rispettare questi dieci comandamenti: non distruggete abitazioni, non sgozzate pecore o cammelli se non per ottenere cibo, non tagliate le palme, non abusate della forza, non uccidete i bambini, le donne e gli anziani e non tagliate gli alberi da frutto”.

In un’altra versione troviamo: “Se passate davanti a persone che si sono isolate per compiere l’adorazione, lasciateli in pace”. Questa è la sintesi del codice della deontologia militare Musulmana fatta dal Messaggero di Allah(Pace e benedizioni su di lui):

1 Individuate gli obiettivi della guerra con dedizione e disinteresse, evitando abusi, tradimenti e vendette

2 Mantenete lo sviluppo ed evitate tutte le alterazioni della terra, come l’incendio degli alberi o l’uccisione degli animali senza motivo

3 Risparmiate i civili, le donne, i bambini e gli anziani

4 Abbiate tolleranza in fatto di religione, rispettate le altre culture sacre con l’obiettivo di non attaccare e di lasciare in pace i preti ed i rabbini a meno che non portino armi e non aiutino l’avversario contro i musulmani; risparmiate le loro chiese e sinagoghe Coloro che accusano il Profeta (Pace e benedizioni su di lui) ed i Suoi Compagni (che Allah sia soddisfatto di loro) di genocidio e di barbarie ignorano questa etica ed il loro rispetto nella guerre.

Noi siamo abituati a vedere le leggi, la filosofia e la cultura che mostrano bontà, mansuetudine e compassione, ma che non vengono applicate dal potere che va contro i diritti dei popoli, semina risentimento, crudeltà, negligenza, genocidio e fomenta guerre.

Parlando dei nostri giorni abbiamo l’esempio rivelatore della rivoluzione francese che evidenzia un clamoroso paradosso tra i suoi principi ( libertà, uguaglianza e fratellanza ) ed il colonialismo francese dei paesi arabi del Nord Africa che hanno sofferto e soffrono ancora atti di oppressione, di abusi, di umiliazioni e di torture.

E per inciso, questo è quello che sono oggi le grandi potenze che hanno proclamato la Carta dei Diritti Umani presso le Nazioni Unite, ma purtroppo sono i primi paesi a violarla. Peggio ancora, queste grandi potenze praticano delle guerre preventive e di genocidi contro i loro oppositori, con il pretesto di combattere il terrorismo, liberare i popoli ed instaurare la democrazia.

Non rispettano né i bambini, né gli anziani e né le donne; distruggono tutte le forme di vita, compiono continue violazioni dei diritti dell’uomo e dei diritti dei prigionieri a Guantanamo e ad Abu Ghraib… esempi rivelatori della loro condotta e della loro moralità.

la fonte:islamic-invitation

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