Fraintendimenti sull'Islam

la legge islamica (shar’ia) non è contro la libertà personale

la legge islamica (shar’ia) non è contro la libertà personale

Alcuni sostengono che la legge islamica (shar’ia) sia restrittiva nel campo delle libertà di base e incompatibile con le avanzate società del mondo e i suoi concetti moderni di diritti umani.

Risposta:

Qui ci limitiamo a rilevare che i musulmani ritengono che la Legge islamica sia un codice completo e comprensivo di tutti gli aspetti della vita perfettamente adattabile a ogni era, luogo e società.

La sottomissione peggiore consiste nell’adorare altre divinità all’infuori dell’Unico Creatore, Signore e Sostenitore dell’uomo.

L’Islam non accetta l’atteggiamento dissoluto di chi pensa di poter fare tutto ciò che desidera senza nessuna restrizione; non si limita solamente al legame spirituale fra la persona e il suo Signore e Creatore, ma abbraccia anche la sfera temporale e terrena tramite ordini provenienti da Allah, il Saggio, che riguardano ogni aspetto della vita, compresi quello sociale, economico e politico; inoltre l’Islam struttura il rapporto fra l’uomo e il suo Creatore, così come i rapporti fra l’uomo e la società in cui vive, nonché quelli fra le diverse popolazioni e nazioni.

Diversamente dal giudaismo, l’Islam è rivolto a tutti e non a una razza specifica. Nonostante i cristiani sostengano l’universalità della loro fede, essi si sono manifestamente allontanati dal percorso che è stato rivelato a Gesù il quale, secondo quanto loro stessi affermano, disse:

«Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele».1

È stato riportato inoltre che Gesù disse ai dodici discepoli che erano stati eletti per recarsi presso le dodici tribù d’Israele:

«Questi sono i dodici che Gesù mandò, dando loro queste istruzioni: «Non andate tra i pagani e non entrate in nessuna città dei Samaritani, ma andate piuttosto verso le pecore perdute della casa d’Israele…».2

Il Profeta dell’Islam (pbsl) è stato mandato come misericordia per l’umanità intera e Allah l’Altissimo dichiara nel Sublime Corano:

Non ti mandammo se non come misericordia per il creato. [Corano 21:107]

Esistono due aspetti della Shari’ah islamica.

Il primo aspetto :

riguarda la fede, la credenza, i vari atti del culto e le leggi che sono immutabili e non soggette a modifiche legate al momento storico o alla località.

Ad esempio, la Salat (la preghiera obbligatoria) è un rito con caratteristiche specifiche (la recitazione del Sublime Corano, gli inchini e le prostrazioni) sia che ci si trovi in Nigeria, in Arabia o in Indonesia; allo stesso modo per la Zakah (la carità obbligatoria) si applicano percentuali fisse e uguali per i diversi ceti sociali; anche per la gestione dell’eredità sono state stabilite leggi che nessuno ha il diritto di modificare a proprio vantaggio o per rivalersi su qualcuno;

le punizioni sono state stabilite a carattere universale per anticipare inutili discussioni e polemiche a proposito delle pene da applicare.

Queste leggi invariabili rafforzano l’implicito principio di uguaglianza fra tutti gli uomini, poiché sono considerati essenzialmente uguali ovunque essi si trovino.

Il secondo aspetto:

riguarda molte leggi , e in particolar modo quelle che regolano i rapporti fra gli individui e fra le nazioni, che sono state formulate secondo linee guida generali, i cui dettagli vengono di volta in volta modificati e adattati alle condizioni, sempre differenti, della società a cui si riferiscono; tali norme e regole possono essere emendate, modificate e aggiustate, sempre seguendo dei principi generali, a seconda dei bisogni locali;

tuttavia, ogni cambiamento o modifica deve essere controllato da esperti e giuristi aventi un’ottima conoscenza dei principi della Legge islamica e della società in cui vivono.

Un esempio di quanto descritto è la ‘Shura’, in altre parole ilprincipio di consultazione, a cui il Sublime Corano accenna in maniera molto generale, senza fornire i particolari del suo funzionamento:

infatti, non esiste nessuna informazione che spieghi esattamente come applicare, eseguire e mettere in atto il principio della Shura nella società islamica, anche se la Sunnah del Profeta (pbsl) ci fornisce certe indicazioni.

Ciò conferisce alla Shura la caratteristica dell’adattabilità, che permette agli eruditi islamici di interpretare i dettagli per meglio servire i bisogni specifici di ogni era e luogo: quanto è applicabile a una generazione o società può essere applicato anche a un’altra semplicemente effettuando minime modifiche a seconda dei bisogni del momento.

Questa flessibilità è una prova della validità, completezza e portata universale dell’Islam.

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1 Matteo 15:24

2 Matteo 10:5-6

 

Lafonte:

Pregiudizi correnti sui diritti dell’uomo nell’Uslam

Abdur-Rahman ibn Abdul Karim Al-Sheha

 

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