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Napoli, la rettrice dell’Orientale: «Il terrorismo? Non è Islam»

Napoli, la rettrice dell’Orientale: «Il terrorismo? Non è Islam»

«Gli attentati di Parigi? Rimaniamo particolarmente colpiti da questi episodi, perché vanno nella direzione opposta rispetto al nostro modo di concepire la convivenza tra culture e religioni diverse».

Lo dichiara all’Adnkronos Elda Morlicchio, rettrice dell’Università degli studi di Napoli «L’Orientale», principale ateneo italiano specializzato negli studi delle culture extra europee e tra queste, naturalmente, anche quelle del Medio Oriente e della sponda sud del Mar Mediterraneo.

«Questa volta – spiega la rettrice – credo che il problema sia di portata maggiore perché riguarda la difesa dei valori della cultura, che per definizione non ha confini e non ha colori politici. Ho letto in questi giorni moltissimi commenti, provenienti da vari esponenti anche dello stesso mondo islamico, che ci ricordano che questo non è Islam. Ci teniamo moltissimo a ricordarlo».

Per la rettrice Morlicchio «non si possono confondere atti terroristici con una religione che sicuramente non predica il terrore. Lo scorso anno l’Ateneo ha organizzato un ciclo di incontri aperti alla città dedicati all’Islam proprio per spiegare a chi non se ne occupa quotidianamente, cos’è il vero Islam.

Credo sia anche questo il compito delle università e di tutte le istituzioni culturali, quello di contribuire alla diffusione della cultura e della conoscenza. Attraverso la conoscenza nasce la tolleranza e la convivenza pacifica, si fa luce nelle menti e dalla mente si passa al cuore, riuscendo così a comprendere realtà diverse e facendo in modo che questi irresponsabili siano sempre più isolati e non confusi con chi invece segue una fede che va rispettata».

Oltre a interi curricula dedicati allo studio delle discipline del vicino ed estremo Oriente, al Dipartimento Asia Africa Mediterraneo, a corsi di laurea di Lingue e culture comparate e tutto ciò di cui dispone l’offerta formativa dell’Orientale, l’università ha anche attuato un progetto rivolto a 12 giovani presenti a Napoli con lo status di rifugiato, ai quali sono state destinate borse di studio consistenti nel pagamento delle tasse universitarie per seguire i corsi di laurea: «Anche questo è un modo di combattere la morte e il terrore – sottolinea Morlicchio – aiutare i rifugiati che adesso si trovano qui con noi a poter partecipare alla nostra vita culturale e poter avere la possibilità di interirsi nella nostra comunità.

Non può che venirne ricchezza, non c’è uno scontro occidente contro oriente ma due realtà belle, ricche, diverse che nel corso dei secoli si sono più volte incontrate e scontrate».«Oggi – conclude – il nostro dovere come istituzione culturale è di affermare e contribuirne alla conoscenza, e continuare a fare cultura».

fonte: http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_la_rettrice_39_orientale_laquo_terrorismo_non_egrave_islam_raquo-1366515.html

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